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Immagine del redattorePecoraro Roberto

IL VIRTUALE AL SERVIZIO DEL REALE.



Nuove tecnologie per lo svago degli anziani, è la nuova iniziativa della Casa Albergo per Anziani “Hotel San Michele” di Capaccio Paestum (SA). Un progetto ambizioso e innovativo denominato “VIRTUAL CARE”.


cos’è Realtà Virtuale?

In poche parole si potrebbe definire una realtà simulata, in pratica è un mondo digitale dove si viene immersi indossando un visore VR, chiamato a volte anche con il termine occhiali VR. La realtà virtuale proietta l’utente in qualsiasi luogo, permettendogli di vivere avventure ed esperienze in prima persona, abbattendo le barriere geografiche e simulando qualsiasi ambientazione. In pratica la realtà virtuale è una tecnologia che permette di sviluppare app VR in grado di immergere totalmente l’utente in un nuovo mondo, in un nuovo spazio, in un nuovo tempo. Avete mai provato un’app VR? È probabilmente una delle esperienze più emozionanti, lascia il segno, lascia un’emozione.

Visore Oculus Quest progettato per la Realtà Virtuale


La realtà virtuale è una simulazione realistica di una realtà che non esiste.

La mente sa che è tutto finto, ma il divertimento prende subito il sopravvento


Chi la prova se ne innamora. La realtà virtuale è in grado di regalare emozioni, far vivere avventure fantastiche, offrire una scappatoia dalla noia che ogni tanto fa capolino nella vita di molti.

Il cervello sa che è una finzione, ma i sensi non gli danno ascolto: credono, anche solo per un attimo, a tutto quello che vedono, sentono e toccano.

Come funziona

La realtà virtuale nasce dalla combinazione di dispositivi hardware e software che “collaborano” per creare uno spazio virtuale all’interno del quale l’utente può muoversi liberamente. L’accesso a questo mondo digitale è reso possibile dai visori VR e dagli accessori (non solo joypad, ma anche guanti, scarpe e altro) sviluppati appositamente per interagire e “vivere” all’interno della realtà virtuale. In questo modo si viene a creare un mondo simulato e tridimensionale che agli occhi (ma non solo) degli utenti appare come reale, per l’appunto. E proprio come accade nella realtà, l’ambiente virtuale/reale all’interno del quale ci si immerge, può essere esplorato in ogni singolo centimetro e in ogni direzione. All’utente sarà sufficiente voltare la testa per vedere cosa accade ai suoi lati o sollevarla verso l’alto per vedere la pioggia scendere sulla sua testa. Il visore, e i software che utilizza, terranno traccia dei movimenti della testa così da adattare prospettiva e visuale alla nostra posizione e offrire immagini realistiche.


CONOSCIAMO “VIRTUAL CARE” il progetto realizzato dalla Casa Albergo per Anziani Hotel San Michele

Grazie alla realtà virtuale, difatti, 50 anziani hanno la possibilità di provare esperienze multimediali per il miglioramento della qualità della vita, utilizzando la realtà virtuale non solo negli interventi riabilitativi, ma anche come prezioso strumento per intervenire su aspetti legati a: cultura, benessere, partecipazione, autostima, integrazione, autonomia della persona con disabilità.

VIRTUAL CARE” è molto versatile ed è in grado di adattarsi anche ad ospiti non più deambulanti, ad esempio per esercizi di controllo del busto, piuttosto che esercizi specifici per utenti con arti plegici.


VIRTUAL CARE” è un sistema di terapia virtuale progettato specificamente per essere utilizzato da persone anziane, per allenare le abilità motorie e stimolare le attività della vita quotidiana, agendo in modo complementare alle cure tradizionali, con il comune obiettivo di contrastare la disabilità legata all'avanzare dell’età e/o al progredire di alcune patologie.

I visori, messi a disposizione dalla Casa Albergo San Michele, sono dotati di numerosi applicazioni software che permettono agli ospiti di visitare musei, nuotare negli oceani, rilassarsi al sole di una spiaggia tropicale o visitare città d’arte, e tanto altro ancora. Sotto la supervisione del Team Multidisciplinare coordinato dalla dott.ssa Annalisa Di Maio, responsabile dell’area socio-sanitaria-assistenziale della struttura San Michele, il test avrebbe già dato i suoi primi risultati: alcuni degli anziani si sarebbero infatti commossi all’idea di compiere azioni non più possibili alla loro età, mentre altri avrebbero voluto ripetere l’esperienza anche nei giorni successivi.

Il sistema permette di eseguire esercizi motori presentati sotto forma di videogiochi, che possono essere personalizzati in base alle capacità motorie e cognitive della singola persona, considerandone bisogni e interessi. Attraverso l’utilizzo di Visori che registra i movimenti e rimanda un feedback visivo su uno schermo, lo strumento permette di documentare i risultati e misurare periodicamente i progressi di ogni partecipante. Inoltre grazie ad attività e tecniche in grado di stimolare le funzioni cognitive, aiutare la memoria, la capacità di relazionarsi con altre persone, sviluppare la creatività e la socialità dell’Anziano con operatori, ospiti e familiari.

In un contesto ludico come quello proposto dalla terapia non farmacologica "VIRTUAL CARE", la persona è stimolata a raggiungere nuovi obiettivi e ottenere maggiori punteggi di gioco, divertendosi, distraendosi e sfidando se stessi ed eventuali avversari, favorendo l’interazione e la socializzazione nel contesto allargato del gruppo e creando un clima di condivisione e spensieratezza.

Nello specifico, gli obiettivi che il progetto si prefigge sono:

  • Favorire la socializzazione

  • Aumentare l’autostima e le prestazioni degli Ospiti nei giochi proposti

  • Migliorare la cognitività e la memoria

  • Migliorare le abilità motorie e l’equilibrio


EFFETTO DELLA REALTÀ VIRTUALE SUL DOLORE

Se guardiamo in ambito sanitario, la terapia fisica e la gestione del dolore rappresentano due delle applicazioni di realtà virtuale più significative attualmente in uso. Alcune importanti ricerche hanno dimostrato che la realtà virtuale è efficace nella mitigazione del dolore. Uno studio del 2016 che esamina l’effetto della realtà virtuale sul dolore cronico ha permesso ai partecipanti di utilizzare un’applicazione chiamata Cool!, sviluppata da DeepStream VR nel 2014. Lo studio ha scoperto che l’applicazione ha ridotto il dolore del 60% e che il 100% dei 30 partecipanti allo studio “ha riportato una diminuzione del dolore … tra dolore pre-sessione e dolore durante la sessione”. Ed è di questi giorni invece la notizia di una ricerca dell’Imperial College di Londra, i ricercatori hanno scoperto che l’uso di cuffie per realtà virtuale per guardare di scene con ambientazioni artiche, ghiacciate, potrebbe aiutare a combattere il dolore cronico. Sempre in ambito sanitario, da circa due anni anche nel nostro paese sono nati molti corsi per psicoterapisti sull’utilizzo della realtà virtuale per risolvere le più svariate patologie, nonchè corsi per formare caregiver o per chi fa assistenza ad anziani e malati o per medici che possono sperimentare nuove tecnologie.

I VISORI UTILIZZATI DAL SAN MICHELE NEL 2020

PROTRANNO riconoscERE i comandi impartiti con mani e dita.



Il rilevamento dei comandi gestuali, un’intelligenza artificiale sofisticata entrerà in soccorso del sistema per riconoscere la forma di mani e dita, interpretando i gesti come input. Spostando la mano destra verso sinistra, o viceversa, permetterà per esempio di girare pagina; puntando un oggetto con le dita, invece, consentirà di selezionarlo; o ancora, afferrare un oggetto darà all’utente la possibilità di manipolarlo in uno spazio 3D.



“La realtà virtuale è la piattaforma del futuro. Cambierà le nostre vite”

Mark Zuckerberg

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